L’Ocse prevede una crescita dell’occupazione, anche se la disoccupazione «resterà alta». Il tasso di senza lavoro stimato per quest’anno è del 12,7% come nel 2014, mentre nel 2016 dovrebbe scendere al 12,1 per cento. L’occupazione è prevista in accelerazione a +0,5% nel 2015 dopo +0,1% nel 2014 e a +1% nel 2016. L’indice dei prezzi al consumo è stimato allo 0,2% quest’anno e all’1,3% il prossimo. I consumi privati prenderanno slancio soprattutto il prossimo anno (+1,1%), mentre quest’anno sono attesi a +0,4% dopo +0,3% nel 2014. Gli investimenti rimbalzeranno dal -3,2% del 2014 a +1,6% nel 2015 e a +1,9% nel 2016. Sulla spinta del mini-euro, l’export accelererà a +3,4% quest’anno e a +5,1% il prossimo.
L’Ocse è più ottimista sull’Italia. L’organizzazione che riunisce le economie più avanzate ha alzato la stima di crescita del Pil italiano per il 2016 portandola a +1,5% dall’1,3% che aveva indicato a metà marzo. Nell’Economic Outlook semestrale diffuso oggi, l’Organizzazione conferma poi a +0,6% la previsione per il 2015. «Dopo una lunga recessione, l’economia italiana ha iniziato una graduale ripresa. L’export continuerà a sostenere la crescita, ma la ripresa sarà rafforzata dai consumi interni», scrivono gli economisti dell’organnizzazione parigina. «I fattori che sostengono la crescita sono i più propizi da anni. La fiducia dei consumatori migliora mentre il Governo attua il suo vasto piano di riforme e l’aumento dell’occupazione e il calo dei prezzi dell’energia aumentano il potere d’acquisto delle famiglie. Il «Jobs Act» ha il potenziale di migliorare drasticamente il mercato del lavoro. Il deprezzamento dell’euro ha inoltre rafforzato la competitività internazionale del Paese». Qui l’articolo su Il Sole 24 Ore.com