Rispetto all’ultimo anno pre-crisi, il 2007, gli effetti redistributivi delle manovre attuate – scrive la Corte dei Conti- si sono tradotti «in aumenti impositivi sul patrimonio immobiliare, sui consumi e sulle rendite, senza che a ciò si sia accompagnata un’equivalente riduzione del prelievo sui fattori produttivi». In Europa, l’Italia è in effetti prima nel prelievo gravante (implict tax rate) sui redditi da lavoro, al secondo posto in quello sui redditi d’impresa, al quarto nella tassazione “ricorrente” sulla proprietà immobiliare con un gettito superiore a quello medio europeo.
L’esito delle manovre sulle entrate effettuate tra il 2009 e il 2014 è stato un aumento del gettito fiscale di 55 miliardi di euro. Il peso del total tax rate sui ricavi in Italia è del 65,4%, superiore del 16,6% rispetto a quello tedesco e addirittura del 23,6% rispetto alla media europea
Tratto da Il Sole 24 ORE del 12/06/2015, pagina 5