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economia

Grecia, tutti i numeri di un’economia all’angolo

Sono diversi gli indicatori macroeconomici che raccontano la crisi ellenica: lungo una pista olimpica si possono vedere le performance della Grecia rispetto a quelle dell’Eurozona e dell’Italia (guarda l’Infodata del Lunedì pubblicata sul Sole24Ore del 29 giugno). Dall’incidenza percentuale del debito pubblico sul Pil, al reddito pro capite, passando per la disoccupazione, il Paese si classifica sempre sul fondo e negli ultimi anni (dal 2009 all’ultimo dato disponibile) ha perso ulteriormente terreno. Elaborazione Sole 24 Ore su dati Ameco, Eurostat, Ufficio di statistica greco, Banca centrale greca e Wttc.

Il Pil pro capite dal 2009 è crollato del 25% e rappresenta il 45% in meno rispetto alla media dell’Eurozona. La spesa per i consumi è sempre più ridotta al lumicino, così come gli investimenti, scesi di oltre il 9% dal 2010 e con una quota inferiore di 8 punti rispetto alla media europea. I primati collezionati sono in negativo: il debito pubblico al 177% del Pil mette in ombra persino l’Italia, ferma al 132% e vale più del doppio della media della zona euro. Ma anche la disoccupazione, quasi triplicata in cinque anni, oggi è più alta del 14% rispetto a quella italiana e il 15% più alta della media europea

Tutto è cominciato nell’autunno 2009 (ecco perché abbiamo preso questo anno di confronto), quando l’allora ministro socialista George Padandreou ha rivelato che le statistiche inviate a Bruxelles erano state falsate per poter entrare nell’Eurozona. Da allora Ue e Fmi hanno aperto due paracaduti per 240 miliardi in cambio di un pesante programma di austerity sotto la regia della troika. Ecco le tappe della crisi greca, dalla vittoria di Papandreou a Tsipras:


Sarà sicuramente un’estate calda quella dei greci, scandita da una serie di scadenze a cui far fronte:


Ecco in sintesi l’evoluzione del debito greco: