Dopo la flessione dello 0,3% in aprile, a maggio la produzione industriale compie un rimbalzo mensile robusto, salendo dello 0,9 per cento. E l’incremento nei dodici mesi, corretto per gli effetti di calendario, è pari a un +3 per cento, lo scalino più alto dall’agosto del 2011, quando l’aumento tendenziale della produzione fu del 7,1%, come ricorda l’Istat. Se ne può quindi dedurre che quella di aprile è stata una battuta d’arresto temporanea e che finalmente i dati quantitativi cominciano a chiudere la distanza con quelli delle indagini qualitative che da tempo avevano orientato il barometro congiunturale in miglioramento. Come se tutti i fattori esterni positivi puntualmente segnalati dagli esperti di congiuntura(il valore dell’euro più basso, la riduzione dei prezzi del petrolio, la politica monetaria ultra-accomodante) avessero cominciato a produrre i primi risultati con un certo ritardo.
La produzione industriale è tornata a crescere, registrando un +3% di produzione rispetto al 2014. Particolarmente attivi il settore “coke e prodotti petroliferi” e “mezzi di trasporto” che hanno avuto un incremento della produzioone rispettivamente del 16,2% e del 15,4%
Tratto da Il Sole 24 ORE del 11/07/2015, pagina 15