Il settore dei beni strumentali rialza la testa, e mette a segno una decisa crescita nella produzione, trainata sia dalle esportazioni (giunte al massimo storico) che dalla ripresa del mercato interno, tornato a investire dopo anni di stagnazione. Dopo le incertezze del 2013, chiuso con indicazioni contrastanti e una frenata dei consumi, la meccanica strumentale italiana si rimette in carreggiata. Il consuntivo di Federmacchine, illustrato ieri durante l’assemblea dell’associazione presieduta da Giancarlo Losma (sono tredici i settori e le federazioni riconducibili all’organizzazione, per un totale di 4.600 imprese associate), segnala performance positive in ogni ambito.
Nel 2014 la produzione di beni strumentali è aumentata del 4,9% rispetto al 2013, con una crescita sia sul mercato interno (+12,3%) che nelle esportazioni (+2,1%). Il primo cliente dell’Italia in questo settore è la Germania che vale 2.856 milioni di fatturato, seguita da Usa (2.361 milioni) e Cina (1.965 milioni)
Tratto da Il Sole 24 ORE del 16/07/2015, pagina 11