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tecnologia

Trimestrale da record per Apple ma i mercati non apprezzano la dipendenza da iPhone

Nonostante utili sopra le stime per il nono trimestre consecutivo, ieri nell’after-hours il titolo Apple è scivolato sui minimi di febbraio bruciando una capitalizzazione pari a un valore di 66 miliardi di dollari. Il motivo? Vendite sotto le stime degli analisti per quanto riguarda l’iPhone e previsioni di ricavi tra i 49 e i 51 miliardi di dollari per quanto riguarda il trimestre in corso (il consensus di Thomson Reuters era per 51,13 miliardi). Qui l’articolo di Stefania Spatti sui dati della trimestrale.  Qui l’analisi di Luca Salvioli sulle vendite di Apple Watch, che non sono chiare a nessuno. Nell’info invece ci siamo concentrati sulla dipendenza di Apple dalle performance di iPhone. Dipendenza che c’è tutta. I conti del telefonino contribuiscono al 60% delle entrate della Mela, c’è un dato (estratto dagli ultimi rapporti a firma di Idc, Canaccord Genuity e Strategy Analytics) che spiega bene quanto il telefonino sia importante economicamente. La società detiene oggi circa il 20% di market share negli smartphone, ma nel primo trimestre del 2015 si è portata a casa ben il 92% dei profitti operativi realizzato dai primi otto produttori mondiali di cellulari. Qui l’articolo di Gianni Rusconi su come sarà il nuovo iPhone 6s