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tecnologia

Scienza, il gap tra l’opinione pubblica e cosa pensano gli scienziati

AAAS (American Association for the Advancement of Science) e il Pew Research Center hanno riproposto il sondaggio sulle opinioni che scienziati e grande pubblico esprimono relativamente a una serie di argomenti importanti legati alla scienza. Si sono volute indagare le differenze tra il sapere condiviso dalla comunità scientifica e le convinzioni dell’opinione pubblica. Dai cibi che utilizzano organismi geneticamente modificati, all’uso degli animali nella ricerca fino cambiamento climatico. Per studiare l’evoluzione delle posizioni il primo sondaggio è stato effettuato nel 2009, poi successivamente nel 2014 e infine quest’anno. Quello che emerge è che le differenze permangono fortissimi su alcuni temi come ad esempio quello di cibi geneticamente modificati. Come si vede dall’Info il gap è di 51 punti: cioè l’88% della comunità scientifica ritiene questi cibi sicuri contro il 37% dell’opinione pubblica.Opinioni distanti anche sulla sicurezza dei cibi coltivati con l’uso di pesticidi: a credere che siano sicuri sono il 68% dei ricercatori e il 28% dei cittadini. Sull’uso degli animali per la ricerca quasi nove scienziati su dieci li ritiene utili contro il 47 per cento dei cittadini. La forbice si divide ulteriormente sulla teoria che l’uomo si sia evoluto nel corso del tempo: il 98% dei ricercatori dice di si, contro il 65% del pubblico. Mentre sull’utilità dei vaccini il gap si riduce 86% degli scienziati contro il 68% dei cittadini.

Il sondaggio è stato condotto su un campione di duemila americani intervistati al telefono e quasi 4mila  scienziati americani membri di AAAS intervistati per via telematica. Come riportato dall’Ansa, per Alan Leshner, presidente dell’ufficio esecutivo di AAAS, è una disparità allarmante perché, si legge sull’Ansa, finisce invevitabilmente per ripercuotersi sul progresso scientifico. Una delle soluzioni per colmare il gap, sottolinea, è comunicare la scienza, in primo luogo parlando in modo chiaro con i giornalisti. Secondo Leshner, per colmare il gap, e non farlo diventare un abisso, i ricercatori devono saper ascoltare e saper parlare con il pubblico: ci devono essere conversazioni, non lezioni. I ricercatori dovrebbero anche incontrare le persone e discutere degli argomenti che destano preoccupazioni. In queste situazioni, i ricercatori devono rispondere senza mezzi termini alle preoccupazioni dei cittadini Tendono invece ad avvicinarsi le posizioni sui vaccini