La borsa asiatica più importante è quella giapponese, che stando all’elaborazione dei dati relativi agli indici Datastream Market capitalizza oltre 4.400 miliardi di dollari e può contare su oltre 998 società (tra quelle a maggiore capitalizzazione). A Tokyo il settore più rappresentato in Borsa è quello dei beni di consumo (basta pensare che, da sole, Toyota e Mitsubishi coprono il 6,5% del listino) che ha retto l’urto della crisi realizzando un +3,5% da inizio anno. Più colpito il settore petrolifero e quello dei materiali di base.
A Hong Kong hanno sofferto in particolare le società di beni di consumo; l’indice di gas e petrolio ha bruciato terreno in quasi tutte le piazze finanziarie asiatiche, a Seoul – dove da sola Samsung copre il 17% della capitalizzazione – registrano un segno negativo da inizio anno anche la tecnologia e i beni di consumo.