Giunta al suo quinto atto, la T-Ltro della Banca centrale europea attesa per giovedì vedrà le banche italiane rivestire soprattutto il ruolo di spettatrici. La richiesta di fondi presso Francoforte, secondo le stime raccolte ieri da Il Sole 24 Ore tra gli istituti e ambienti di mercato, dovrebbe attestarsi infatti attorno a 2,7 miliardi di euro. Un valore ben più contenuto rispetto ai 17 miliardi raccolti dall’intero sistema bancario italiano (Bcc comprese) nella precedente asta di giugno, la quarta. E che impallidisce rispetto ai 93 miliardi complessivamente tirati nelle tre aste precedenti.
Per la quinta asta della Banca centrale europea, ci si aspetta una scarsa partecipazione degli isituti italiani. I prestiti, pensati per vincolare i finanziamenti alle banche alla concessione di crediti a famiglie e imprese, sono in diminuzione: dai 93 miliardi ricevuti nelle prime tre aste T-ltro si è passati ai 17 miliardi richiesti all’asta di giugno, mentre si attende per la prossima asta una richiesta di soli 2,7 miliardi. Probabile diserzione da parte di Intesa San Paolo e Unicredit, mentre risultano ancora incerte le adesioni di Mps, Banco Popolare, Veneto Banca e Popolare di Sondrio.
Tratto da il Sole 24 ORE del 22/09/2015, pagina 34