Tornano a crescere le bollette di luce a gas per i contratti ancora “tutelati”, eredità delle vecchie tariffe amministrate. Dopo i cali dei primi nove mesi dell’anno nell’ultimo ultimo trimestre le famiglie e i piccoli imprenditori ancora legati al contratti “di maggior tutela” dovranno pagare l’elettricità e il metano rispettivamente il 3,4% e il 2,4% in più. Un inversione di rotta rispetto ai prezzi calanti dell’energia che avevano mitigato un po’ gli impatti della crisi? L’Authority per l’energia, che ieri ha deliberato l’adeguamento trimestrale delle tariffe, cerca di tranquillizzarci. In parte. Spiega che alla fine dell’anno la “famiglia tipo” risparmierà comunque una sessantina di euro e che la nuova fiammata è dovuta a fattori congiunturali: l’altalena dei mesi scorsi nei prezzi delle materie prime ma soprattutto il riempimento degli stoccaggi di gas in vista del prossimo inverno che ha creato le consuete tensioni sui prezzi. Ma a soffiare sulle tariffe c’è anche – rimarca l’Authority – un fattore tutto italiano, legato alle nuove iniezioni di sussidi alle fonti rinnovabili e alla promozione dell’efficienza energetica.
Da ottobre le bollette ricominceranno a salire e nell’ultimo quadrimestre del 2015 si registreranno un +3,4% dei costi dell’elettricità e un +2,4% dei costi del metano. Nonostante questo aumento, però, le famiglie italiane godranno (salvo imprevisti) di bollette più leggere rispetto al 2014, con un risparmio di circa 60 euro per nucleo familiare.
Tratto da Il Sole 24 ORE del 30/09/2015, pagina 13
