Solo il 3% del gettito Tasi 2014 sull’abitazione principale riguarda proprietari di immobili che dichiarano al fisco un reddito superiore ai 75mila euro. A ricordarlo è il ministero dell’Economia con la risposta scritta recapitata nei giorni scorsi a Giovanni Paglia di Sel. Nell’interrogazione presentata in Commissione Finanze alla Camera, Paglia ha sottolineato come il preannunciato intervento di abolizione della Tasi e dell’Imu sull’abitazione principale «comporterebbe dannosi effetti redistributivi». Dunque, stando ai dati in possesso del Dipartimento delle finanze sulla ricchezza immobiliare in Italia, con il taglio delle tasse sulla casa non ci sarebbe nessun effetto dannoso per i contribuenti ma, al contrario, un vero e proprio sostegno della domanda interna.
Nel 2014 la maggior parte del gettito Tasi è pesato sulle spalle dei contribuenti con reddito fino ai 28.000 euro (circa il 74% dei contribuenti Tasi), che hanno versato nelle casse dello Stato 2.319,3 milioni di euro. Solo il 3% del gettito Tasi ha riguardato, invece, i proprietari di immobili con reddito superiore ai 75.000 euro, che hanno versato 198,2 milioni di euro
Tratto da Il Sole 24 ORE del 02/10/2015, pagina 5
