Parallelamente alle inchieste penali e a quelle della stessa Vw, affidata allo studio legale americano Jones Day, Volkswagen sta mettendo in moto la macchina dei richiami per eliminare da 11 milioni di motori il software fraudolento e per riportare le auto in linea con le normative sulle emissioni. Mercoledì sera l’azienda ha consegnato alla Kba, l’Ufficio tedesco della motorizzazione, i documenti sulla soluzione proposta per le riparazioni. Per un certo numero di veicoli basterà una correzione al software, che partirà dal gennaio 2016, mentre per 3,6 milioni di essi (secondo il ministro dei Trasporti tedesco Alexander Dobrindt) serviranno modifiche meccaniche. Questo secondo tipo di riparazioni potrà partire solo nel settembre del 2016, e ci vorranno anni per completarle, come ha ammesso ieri nell’audizione al Congresso Usa Michael Horn, numero uno di Volswagen of America: «La riparazione richiederà dalle 5 alle 10 ore per veicolo, e come minimo ci vorranno uno-due anni» per quanto riguarda il mercato Usa – ha detto Horn.
I richiami per la correzione dei software truccati coinvolgeranno per la precisione 10,8 milioni di auto: 6,8 milioni di veicoli Volkswagen e Volkswagen Commercial, 2,1 milioni di Audi, 1,2 milioni di Skoda e 700mila Seat. La maggior parte dei richiami riguarderà auto immatricolate in Germania (2,8 milioni), mentre dall’Italia verranno richiamati 600mila veicoli.
Tratto da Il Sole 24 ORE del 09/10/2015, pagina 3