La social navigation app nota come Waze, ha analizzato l’esperienza di guida di 50 milioni di utilizzatori in 32 stati e 167 città metropolitane per creare il primo “Driver Satisfaction Index” al mondo, un unico punteggio su una scala da 1 (pessimo) a 10 (soddisfacente). Il Waze Driver Satisfaction Index si basa su sei fattori chiave. Traffic Level : Traffico per frequenza e importanza di code o ingorghi Road quality and infrastructure: Qualità delle strade e delle infrastrutture Driver safety: Sicurezza del conducente sulla base di incidenti, pericoli stradali e meteorologici Driver services: Servizi automobilistici come accesso a aree di rifornimento e facilità di parcheggio Socio-Economic*: Aspetti socioe-conomici incluso il rapporto automobile/popolazione e il costo del petrolio. Wazeyness”: Livello di disponibilità e di felicità all’interno della comunità Waze
I risultati dicono che l’esperienza di guida in Olanda è la migliore al mondo. Nonostante i Paesi Bassi siano uno dei paesi più densamente popolati al mondo – dietro Bangladesh, Corea del Sud e Taiwan – l’Olanda si qualifica in assoluto sul primo gradino del podio e sbaraglia tutti gli altri paesi per il livelli di traffico più bassi. In fatto di singola città, invece, è Phoenix (Arizona) a registrare le migliori condizioni di guida, con poco traffico e automobilisti che si dichiarano felici. Dall’altro lato della classifica, invece, ci sono molti paesi Latino Americani, tra cui El Salvador e il Guatemala, che sono attualmente i peggiori posti per un automobilista, con ingorghi frequenti e insuperabili, mancanza di servizi automobilistici e infrastrutture povere.
E l’Italia? Il nostro Paese, secondo l’indagine di Waze, è la vera sorpresa, e si posiziona posiziona nella top ten degli stati migliori conquistando l’ottavo posto della classifica globale, battuta dalla Francia e subito prima di Ungheria, Slovacchia e Spagna. Sempre a proposito di Italia, è Milano a fare bella figura, collocandosi all’ottavo posto nel ranking generale per città. Qui trovate l’articolo di Biagio Simonetta su Motori24
