Indica un intervallo di date:
  • Dal Al
norme

Bonus assunzioni 2016: per le imprese risparmio massimo del 40% dei contributi. Tornano competitivi i vecchi incentivi

È un bonus assunzioni in versione “light” quello tratteggiato dal disegno di legge di Stabilità 2016: la decontribuzione per nuovi assunti a tempo indeterminato è confermata anche per i contratti che saranno stipulati l’anno prossimo, ma il beneficio sarà solo per due anni (e non più tre). Le imprese potranno risparmiare il 40% dei contributi con un tetto annuale più che dimezzato: 3.250 euro rispetto agli attuali 8.060. Da gennaio potrebbero rientrare dunque in gioco gli altri incentivi che, secondo il test di convenienza elaborato dal Sole 24 Ore del Lunedì, risultano più competitivi, almeno dal punto di vista economico, rispetto al nuovo bonus. Si tratta però di aiuti su target specifici (per esempio, quelli rivolti a donne e lavoratori over 50 disoccupati) oppure destinati a uscire di scena a breve (come quelli legati alla riassunzione dei lavoratori in mobilità, che spariranno a fine 2016) o più complessi da gestire. In ogni caso, per valutare la convenienza delle singole agevolazioni, bisogna considerare anche le durate massime degli incentivi, che vanno da 18 a 36 mesi.

Con il dimezzamento dei bonus assunzioni per il 2016, potrebbero tornare ad essere competitivi anche i vechi incentivi sul lavoro. Secondo le elaborazioni del test di convenienza elaborato dal Sole 24 ORE del Lunedì, l’apprendistato si conferma la formula d’assunzione più conveniente, grazie ad una retribuzione lorda più bassa e contributi di poco superiori al 13% (rispetto all’aliquota piena del 31,58%). Torna appetibile anche il bonus per chi assume i beneficiari di Naspi, ma solo nel caso in cui l’indennità spettante al lavoro si avvicini al massimale di 1.300 euro.

Tratto da Il Sole 24 ORE del 19/10/2015, pagina 4