I dati non destano meraviglia, ma confermano una tendenza che nemmeno l’Ufficio centrale di statistica cinese può più negare. Per la prima volta dal 2009 la crescita cinese frena al 6,9%, un dato da leggere insieme a quello della produzione industriale in netto rallentamento: 5,7%. Torna lo spettro di una discesa verso il basso del 6,5%, addirittura, peraltro ventilata dallo stesso Ufficio in un incontro riservato (si veda Il Sole 24 Ore del 26 settembre), é la cosiddetta bottom line, da 6,5 al tetto di 7,5 di crescita entro il 2015. Una forchetta che tuttavia rischia di pendere più dal lato del 6,5 che non del 7,5. Comunque la crescita cinese si è fermata al 6,9% nel terzo trimestre dell’anno, il peggior risultato dall’inizio della crisi finanziaria nel 2009. Secondo i dati diffusi dall’Ufficio centrale di statistica di Pechino, come si diceva, rallenta anche la crescita della produzione industriale che a settembre si è fissata al 5,7% annuo.
La crescita della Cina è in frenata ormai da sei trimestri, ed è passata dal +7,4% del secondo trimestre 2014 al 6,9% del terzo trimestre 2015. Rallenta anche la produzione industriale, passata dal +6,8% di giugno al +5,7% di settembre.
Tratto da Il Sole 24 ORE del 20/10/2015, pagina 7