C’è grande fermento, in questi giorni, nel mondo farmaceutico. Prima il colosso americano delle farmacie Walgreens (peraltro guidato dall’italiano Stefano Pessina) acquisisce la rivale Rite Aid; poi la Pfizer avvia un negoziato per acquistare l’irlandese Allergan; infine Glaxo annuncia di voler investire in Italia un miliardo di euro in quattro anni. Come mai tutto questo dinamismo? Per un motivo molto semplice: il comparto mondiale della farmaceutica gode di ottima salute e promette tassi di crescita scoppiettanti. Secondo Deloitte, fra soli tre anni le vendite di medicinali raggiungeranno quota 1.600 miliardi di dollari, vale a dire il 30% in più del fatturato messo a segno l’anno scorso.
Secondo Deloitte, il consumo di farmaci aumenterà del 30% nel 2018. Un aumento che riguarderà soprattutto i farmaci oncologici, quelli per il diabete e quelli per le malattie autoimmuni, che, secondo le attese, saranno i più richiesti tra 3 anni. Stando alle previsioni, il maggiore consumatore di farmaci nel 2018 sarà il Nord America (38% degli acquisti globali) seguito da Asia e Oceania (31%) e dall’Europa (19%).
Tratto da Il Sole 24 ORE del 09/11/2015, pagina 21