Nella protesta di questi giorni degli allevatori c’è un dato di fatto incontrovertibile: produrre un litro di latte costa molto di più in Italia che nel resto dei Paesi europei. Coldiretti nei giorni scorsi ha parlato di una forchetta tra i 38 e i 42 centesimi – a seconda delle tipologie degli allevamenti – con punte di 60 centesimi per le aziende zootecniche di montagna. Una decina di giorni fa, durante la tradizionale Fiera di Cremona, il Centro ricerche produzione animali di Reggio Emilia (Crpa) ha presentato uno studio sulla stessa materia: quanto costa produrre latte in provincia di Cremona. I numeri sono leggermenti più alti – sui 50 centesimi – ma sostanzialmente in linea. Tuttavia c’è un altro dato incontrovertibile: il latte italiano è quello pagato meglio rispetto a quello prodotto dagli altri Paesi europei: in media 34 centesimi il litro posto alla stalla rispetto ai 29,70 del latte bavarese, ai 29,90 di quello austriaco, ai 33 centesimi per quello francesce. Per scendere quindi ai 17,38 centesimi del latte lituano, ai 20,74 per quello lettone, ai 24,28 per quello ungherese.
Il latte italiano è il più pagato d’Europa con una media di 34,92 euro ogni 100 kg. Il secondo posto è del latte francese (33,05 euro) seguito da quello tedesco (29,96 euro). Il prodotto più conveniente è invece quello lituano che costa solo 17,38 euro/100 kg, nettamente sotto la media europea. I prezzi al litro sono in forte calo in tutta Europa, cala anche il prezzo del Parmigiano reggiano stagionato 24 mesi, passato dai 12,07 euro/kg del 2011 ai 9,38 euro/kg del 2015.
Tratto da Il Sole 24 ORE del 10/11/2015, pagina 15