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Tasse locali, caos su aliquote e sconti: 866 Comuni hanno approvato in ritardo le delibere su Imu, Tasi, Tari e addizionale Irpef

Ad assistere a quello che ormai è il serial della sanatoria per le aliquote locali sono 866 Comuni, autori di 2.162 delibere approvate dopo la scadenza del 30 luglio, e soprattutto i loro contribuenti, che a un mese dal saldo Imu-Tasi di dicembre spesso non sanno ancora quanto dovranno pagare: a Matera, per esempio, la Tasi sulle abitazioni principali sarà dell’1 per mille, come scritto nella delibera dell’anno scorso, oppure dell’1,8 per mille, come riportato in quella 2015 approvata in via definitiva il 26 ottobre? A Terni l’Imu sulle seconde case sarà del 9,6 per mille, come nel 2014, o dovrà salire fino al 10,6 per mille indicato dalla delibera del 6 agosto? Le incognite, però, non riguardano solo aumenti. A Trieste, invece, il 3 agosto hanno approvato una detrazione aggiuntiva da 50 euro per la Tasi sulle abitazioni principali con rendita catastale medio-bassa (fino a 800 euro): quale sarà la sua sorte?

Sono 2.162 le delibere sulle tasse locali approvate in ritardo dai Comuni italiani. La regione con più “Comuni ritardatari” è la Lombardia (126) seguita dalla Campania (100) e da Piemonte e Calabria (entrambe con 85 Comuni in ritardo).

Tratto da Il Sole 24 ORE del 13/11/2015, pagina 8