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politica

Junker: per la sicurezza deroghe al Patto di stabilità. Bonus da 500 milioni per l’Italia

I sanguinosi attacchi terroristici di Parigi hanno improvvisamente assunto un inatteso risvolto di politica economica. Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha confermato ieri che l’aumento della spesa in sicurezza da parte della Francia, ed eventualmente di altri Paesi europei, dovrebbe ricevere un trattamento speciale nell’applicazione del Patto di Stabilità e di Crescita. Quanto speciale è ancora tutto da capire. «Stiamo affrontando minacce terroristiche serie – ha detto Juncker durante una conferenza qui a Bruxelles –. La Francia e altri Paesi hanno bisogno di mezzi supplementari. Credo che questi mezzi supplementari non dovrebbero essere trattati come spesa ordinaria» secondo le regole del Patto di Stabilità. Questi nuovi mezzi, ha poi voluto precisare l’ex premier lussemburghese, devono essere usati «per assicurare la sicurezza dei cittadini», non per fare la guerra.

All’interno del Patto di stabilità 2016 per l’Italia potrebbe rientrare una dote aggiuntiva di 300 milioni per garantire uno scudo anti-terrorismo che dovrà rimanere aperto ben oltre la chiusura del Giubileo straordinario. La dote si sommerà ai 200 milioni stanziati per il Giubileo con il decreto approvato dal consiglio dei ministri poche ore prima degli attentati di Parigi. Nel 2013 l’Italia ha speso il 6,1% del proprio Pil in Difesa e Sicurezza, una spesa in linea con quella di Germania e Francia (5,9 e 6,0%) e ben al di sotto di quella di Spagna e Regno Unito (6,6 e 9,8%).

Tratto da Il Sole 24 ORE del 19/11/2015, pagina 3