Dalla timeline dell’Imu e della Tasi emerge la storia più recente delle tasse sul mattone: dall’apparizione dell’Imu, per la prima volta nel 2011 nel decreto sul fisco municipale (Dlgs 23/2011) durante il governo Berlusconi, all’anticipazione della sua entrata in vigore nel 2012 con il governo Monti. Dai dati sul gettito emerge come l’arrivo della Tasi nel 2014 abbia fatto la differenza: il record di incassi dei due tributi locali, da sommarsi per alcune tipologie di immobili, è stato realizzato proprio l’anno scorso. Meno importante il gettito 2013, quando il governo Letta dispose la sospensione dei pagamenti per le abitazioni principali.
L’arrivo della Tasi in sostituzione dell’Imu sull’abitazione principale, in particolare, ha prodotto nel 2014 un nuovo record negli incassi dal mattone, che hanno superato anche quelli del 2012 finora considerato l’annus horribilis per la casa. Il tributo sui servizi indivisibili, infatti, ha chiesto 4,6 miliardi di euro, il 15% in più dell’Imu pagata tre anni fa dalle prime case. A dirlo è il bollettino sulle entrate tributarie del ministero dell’Economia.
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Leggi l’articolo di Gianni Trovati – Da Tasi e Imu bottino storico: 25,2 miliardi nel 2014
Fonte: Elaborazione Sole 24 Ore su dati del ministero dell’Economia. Dataviz: Andrea Gianotti