Cento giorni in media per saldare una fattura. Restano distanti dai 30 giorni previsti per legge i tempi di pagamento dei fornitori da parte della pubblica amministrazione. E peggiorano addirittura rispetto all’ultimo censimento del Mef, che indicava un tempo medio di soli 39 giorni. Ora, appunto, l’attesa per vedersi saldare una fattura (elettronica) supera a livello locale i tre mesi, con un ritardo medio rispetto alla scadenza di oltre 60 giorni. Questo è ciò che emerge dall’ultimo aggiornamento del ministero dell’Economia sui pagamenti delle pubbliche ammministrazioni: un’analisi delle fatture ricevute e pagate su base geografica (ministeri esclusi) che diventa visibile sul sito da oggi e che Il Sole 24 Ore ha potuto visionare in anteprima. Il dato va analizzato con prudenza. Per vari motivi: in primo luogo, perché non rispecchia tutto l’universo degli oltre 20mila enti pubblici “pagatori” che si sono già registrati sulla piattaforma di monitoraggio dei crediti commerciali, ma solo quelli attivi sulla stessa piattaforma.
In media la Pa italiana impiega 100 giorni per saldare una fattura. I tempi d’attesa più lunghi si registrano al Sud, in particolare in Calabria, con un tempo medio di pagamento di 148,81 giorni. Tempi lunghissimi anche per la Campania (127,96 giorni) e per la Sicilia (116,74). Al capo opposto della classifica si trovano invece Trentino Alto Adige e Umbria, che riescono a saldare metà dei propri debiti rispettivamente in 62 e 70 giorni.
Tratto da Il Sole 24 ORE del 23/11/2015, pagina 9