802.060, sono i professionisti che saranno coinvolti dalla riforma degli studi di settore
75 mila euro, è il reddito medio dichiarato dai professionisti nel 2013
451.312, sono i professionisti con compensi superiori ai 30 mila euro e congrui agli studi di settore
Il 2016 porterà cambiamenti notevoli negli strumenti di determinazione dei compensi dei lavoratori autonomi, a partire dall’abolizione degli studi di settore. A dircelo è il viceministro all’Economia Luigi Casero. Si punterà ad un’accelerazione della fatturazione elettronica in modo da semplificare e contrastare l’evasione fiscale. Gli studi saranno ridotti a partire dal numero: 204 modelli saranno aggregati e destinati ad una platea formata da più di 3 milioni di contribuenti. Si abbandoneranno i 2 mila cluster (gruppi omogenei di elaborazioni statistiche) a favore di modelli organizzativi di business (Mob).
Secondo i dati raccolti dal Dipartimento delle Finanze, questi cambiamenti fiscali interesseranno ben 800 mila professionisti con compensi medi dichiarati di 75 mila euro e con redditi medi di lavoro autonomo pari a 42 mila euro annui. Tra questi, 451.312 professionisti con compensi superiori ai 30 mila euro risultano essere congrui naturali o per adeguamento agli studi di settore.
Tratto da Il Sole 24 ORE del 27/01/2016, pagina 8