La Mecca dell’innovazione Usa si è spostata a Est. E non si specchia più sulla Baia di San Francisco, ma sulle rive del Potomac. Il campione dell’innovazione 2015, infatti, è il District of Columbia, ovvero la città di Washington e dintorni.
A dirlo è l’edizione 2016 dell’Innovation scorecard, rapporto redatto dalla Consumer Technology Association, sodalizio di categoria che unisce più di 2.200 aziende americane attive nel settore tecnologico. E che ha incoronato gli Innovator champions valutando una decina di parametri che vanno dalla capacità di accogliere nuovi modelli di business a quella di attirare investimenti, dalla velocità della connessione Internet al numero di addetti nel comparto di riferimento. Indicatori che sono stati valutati come a scuola, con voti che scendono dalla A alla F.
Il primo dato che colpisce è che tra questi campioni non c’è la California, terra dell’innovazione per antonomasia nell’immaginario dell’ecosistema start-up. La Bay area deve accontentarsi di essere inserita come Innovation adopter, penultimo dei quattro “gradini” della scala stilata dalla CTA. A primeggiare, invece, è il District of Columbia, che ottiene ben quattro A+ ed una A. La capitale americana è la migliore per velocità della Rete, addetti del settore tecnologico, laureati in discipline scientifiche e crescita delle imprese. Ed ottiene un voto alto anche per quanto riguarda la capacità di accogliere realtà imprenditoriali innovative.
Da notare come la città di Washington, insieme al Delaware e al Massachusetts, sia tra i pochi Stati identificati come campioni dell’innovazione a non aver implementato un Right to work act. Ovvero una norma che elimini la possibilità, per i sindacati, di obbligare i lavoratori ad iscriversi. Nel District of Columbia, come in gran parte degli USA, manca anche una legislazione specifica sull’utilizzo dei droni. Mentre nel 2014 è stata approvata una norma che ha legalizzato il ridesharing, ovvero la possibilità di offrire un passaggio in auto in cambio di denaro, esattamente il modello di business di realtà come Bla Bla Car.
Per sostenere l’ecosistema dell’innovazione, però, servono capitali. E da questo punto di vista i due Stati più capaci di attirarli sono la California della Silicon Valley e il Massachusetts, dove oltre all’MIT ha sede MassChallenge, incubatore che ogni anno accoglie più di 100 start-up in fase di early stage mettendole in competizione per ottenere un finanziamento da 1 milione di euro. Soldi in parte pubblici e in parte privati, messi a disposizione da colossi come Microsoft e l’azienda di telefonia mobile Verizon. Dal punto di vista dei capitali, il District of Columbia non va oltre una B. Ed è da questo punto di vista che deve migliorare per riscrivere definitivamente la geografia dell’innovazione made in Usa.