Nei giorni scorsi l’Istat ha pubblicato le stime preliminari del Pil. Nel quarto trimestre del 2015 il prodotto interno lordo espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010 e quindi corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dell’1% nei confronti del quarto trimestre del 2014.
Nell’info ci siamo occupati di analizzare la crescita dal 2011 e a partire dal febbraio 2014 quando è entrato in carica il Governo Renzi. Abbiamo illustrato la dinamica trimestrale del Pil e poi ci siamo occupati della revisione al ribasso delle stime operata dall’Ocse.
Il confronto internazionale. Sempre nel quarto trimestre il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,2% negli Stati Uniti e in Francia e dello 0,5% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento dell’1,9% nel Regno Unito, dell’1,8% negli Stati Uniti e dell’1,3% in Francia.
Quindi nel 2015 il PIL corretto per gli effetti di calendario è aumentato dello 0,6%. Il 2015 ha avuto tre giornate lavorative in più rispetto al 2014 e la variazione annua del PIL calcolata sui dati trimestrali grezzi è pari a +0,7%. La variazione acquisita per il 2016 è pari a +0,2%