6 miliardi di euro, è il valore delle vendite all’estero tramite i canali online; corrisponde al 4% dell’export totale
132 miliardi di euro, è l’export di beni di consumo abilitato all’e-commerce quantificato dal Politecnico di Milano
18%, è l’incremento del fatturato medio dell’export italiano dal 2010 al 2015
Buone notizie per l’export italiano: in media il rapporto tra il valore delle esportazioni e il Pil è di oltre il 25%, con punte ben più alte come il 29% raggiunto nel 2014. Inoltre, il fatturato medio conseguito sui mercati esteri risulta cresciuto del 18% circa dal 2010 al 2015.
Uno studio effettuato dal Politecnico di Milano mette però in luce una debolezza: le imprese italiane sfruttano poco il canale delle vendite online che pesano, sul totale delle esportazioni, solo il 4%, per un valore di 6 miliardi di euro circa. Questo ammontare si divide in export online diretto (siti di produttori o retailer o marketplace “italiani”) che è il 25% del totale, cioè 1,5 miliardi di euro, ed export online indiretto (siti di e-commerce dei grandi retailer e grandi marketplace internazionali) al 75% per un valore di 4,5 miliardi.
Tra i settori più popolari all’estero, il fashion che rappresenta il 65% dell’export totale (per le vendite online dirette è il 70% mentre per l’online indiretto è il 65%), mentre il food e il design hanno un’incidenza del 15%.
Tratto da Il Sole 24 ORE del 24/02/2016, pagina 12