Il mercato del lavoro sta cambiando, e cambierà almeno fino al 2024. E’ quanto afferma l’US Bureau of Labor Statistics, la principale agenzia americana sul lavoro che ha elencato le occupazioni che spariranno entro il 2024 e quelle invece che resisteranno all’urto delle nuove tecnologie.
La tecnologia è, infatti, la protagonista indiscussa della crescita di alcuni settori rispetto ad altri. Secondo l’analisi fatta dall’ Ufficio del lavoro statunitense a sparire saranno le professioni rimpiazzabili dalle macchine, in particolare i macchinisti dell’industria tessile, con un calo compreso fra il 21 e il 23%; gli stampatori e i tipografi, con una perdita del 24.6 per cento. Un calo del 30 % entro il 2024, colpirà, inoltre, riparatori di orologi e calzolai. Ma a subire maggiormente l’incremento tecnologico saranno gli operatori telefonici e i call center ,con un calo del 42,4%; i meccanici, con una riduzione del 50% e i macchinisti di locomotive, con una perdita del 64.9 per cento.
La statistica, però,non é tutta così negativa. L’ US Bureau of Labor, nel suo studio ha individuato, quali saranno i settori con maggiore crescita dal 2014 al 2024. Al primo posto si trova l’industria sanitaria, con un aumento della domanda di tecnici e programmatori addetti alla riparazione delle macchine, infermiere, terapisti e fisioterapisti. Anche se il dato più sorprendente é quello relativo alle infermiere a domicilio: una crescita del 38.1 per cento.
Autore dell’info e del testo è Lorenzo Rotella
Ha frequentato 6° Master di Giornalismo politico-economico e informazione multimediale. 24 Ore Business School – Il Sole 24Ore
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