Poche donne nelle giunte comunali. In alcuni casi nemmeno una. In 1 comune su 4 la rappresentanza femminile è al di sotto della percentuale prevista dalla legge. A meno di due anni dalla sua approvazione, la riforma Delrio è ancora incompiuta. Il Ddl n. 56/2014, comma 147 art. 1, prevede che “nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3000 abitanti nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40%, con arrotondamento aritmetico”. Già la legge 215 del 2012 imponeva di inserire negli statuti comunali norme sulle pari opportunità tra uomo e donna per garantire “la presenza di entrambi i sessi nelle giunte”. Ma oggi per Tar e Consiglio di Stato l’osservanza delle quote rosa è un obbligo non più eludibile.
Parità di genere, in molte giunte comunali è un miraggio
L’accesso alle cariche pubbliche elettive è appannaggio maschile: la riforma Delrio è entrata in vigore senza effetto retroattivo e nessuna giunta eletta prima si è spontaneamente rimodulata. In ben 1766 comuni, al voto tra il 2011 e il 2015, risulta una rappresentanza femminile inferiore al 40 per cento (anche in quelli che hanno votato dopo il 2014). Di questi 288 sono monosex. Ottantacinque hanno espresso un sindaco donna, ma le giunte risultano comunque formate prevalentemente da uomini.
Qui l’articolo sul Sole24Ore.com
Testo di Donata Marrazzo
Dataviz Marianna Prato