+5,3%, è l’aumento dell’Irpef tra il 2006 e il 2015
+80,6%, è l’aumento delle imposte immobiliari (Ici, Imu e Tasi) dal 2006 al 2015
-10,2%, è la diminuzione dell’Iva nel decennio 2006-2015
Gli italiani hanno la percezione che il prelievo fiscale negli ultimi anni sia aumentato, ma di quanto realmente? Quali sono le imposte che hanno subito un rincaro e quelle che hanno visto una diminuzione?
Nel decennio 2006-2015, le accise sui carburanti hanno portato nelle casse dello Stato intrioti superiori dell’1,5%. Una particolarità, visto che in genere questo tipo di tassazione segue l’andamento del Pil che invece è diminuito di 8,2 punti percentuali. Come da manuale, hanno seguito l’andamento calante del Pil le accise sugli alcolici (-4,2%), su sigarette e tabacco (-5,9%) e anche l’imposta di registro (-30,2%).
In calo anche l’Iva (-10,2%), l’Irap (-34,7%) e l’Ires (-26,8%).
Sul versante opposto, per fare cassa lo Stato ha inasprito la tassazione sui redditi delle persone fisiche (Irpef +5,3%), la tassa sui giochi regolamentati (+9%), l’imposta su interessi, redditi di capitale e plusvalenze (+19,7%) e, soprattutto, il gettito di Ici, Imu e Tasi ha avuto un incremento dell’80,6%.
Tratto da Il Sole 24 ORE del 14/03/2016, pagina 2