Accanto all’inflazione reale, che in questi anni è andata raffreddandosi fino a fermarsi, ce n’è una nascosta, che si accende quando i redditi vanno ancora più piano. È proprio quel che è successo fra 2010 e 2014, almeno per quel che riguarda i redditi dichiarati dagli italiani e diffusi pochi giorni fa dal ministero dell’Economia: l’Italia delle dichiarazioni, poi, continua a essere spaccata in due, ma la lunga crisi da cui il Paese sta faticosamente uscendo ha colpito a Nord come a Sud. L’articolo di Gianni Trovati sul Sole24Ore.com.
Come Info Data ci siamo divertiti a geolocalizzare i redditi medi degli oltre 8mila comuni d’Italia. Si possono scorrere sulla cartina, capire dove si concentra la ricchezza decidendo di visualizzare solo ad esempio i comuni in percentuale più poveri e più ricchi (10%= povero; 90%=ricco). Sempre nell’Info c’è la classica classifica che mette in fila tutti i comuni d’Italia. Si può cercare il singolo comune o visualizzare i risultati in base ai confini regionali.
In quattro anni, la dichiarazione media degli italiani è cresciuta del 4,3%, attestandosi negli ultimi dati a quota 24.240 euro (i redditi presi in considerazione sono quelli delle addizionali, che permettono l’analisi territoriale), ma con un’inflazione del periodo che è stata del 7,2% la flessione reale è del 2,7 per cento. Accanto alla crisi e alle sue ricadute occupazionali, un piccolo ruolo nella limatura dei guadagni dichiarati è stato svolto dall’aumento delle deduzioni. Il rallentamento reale dei redditi costa anche allo Stato, che incassa meno Irpef, mentre Regioni e Comuni vanno decisamente in senso contrario grazie agli aumenti di aliquota. L’imposta statale, però, vale più dei nove decimi del totale, per cui il conto complessivo è in rosso: fra 2010 e 2014 l’Irpef totale dovuta è salita da 161 a 167 miliardi, ma il suo “potere d’acquisto” si è alleggerito del 3,3 per cento.
Qui come Info Data ci siamo concentrati sui confronto fra la dichiarazione del 2015 e quelle del 2014. Abbiamo confrontato i redditi medi dell’anno scorso valutando le differenze percentuali rispetto al 2010, al 2014 e sempre al 2014 al netto dell’inflazione. Nel foglio interattivo trovate chi è cresciuto di più, chi di meno e potete cercare il comune o visualizzare i dati sulla base della regione.
Nella geografia dei guadagni, da questi tira e molla esce l’Italia divisa di sempre. La provincia di Milano conferma il proprio primato e stacca ulteriormente Roma, rincorsa da Monza, Bologna, Lecco, Parma e Bolzano. Nel Mezzogiorno, le dichiarazioni più ricche sono quelle presentate dai contribuenti di Napoli, che si ferma però alla casella 48 della classifica nazionale (era 42esima nel 2010).
Infine, in questa Info Data abbiamo voluto rappresentare la distribuzione della ricchezza all’interno dei singoli comuni. Si può anche visualizzare l’Italia dei pensionati e dei redditi da lavoro dipendente. Di chi lavoro e di chi percepisce una pensione. Si scopre così che la Liguria è la Florida d’Italia. E molte altre curiosità.
Dataviz a cura di Andrea Gianotti