L’ultimo report di CB Insights ha stimato che nel 2015 gli investimenti nelle startup tecnologiche attive nel settore assicurativo sono stati di oltre 2,65 miliardi di dollari, contro i 750 milioni del 2014.
Dal 2010 al 2014 i finanziamenti verso le nuove imprese assicurative sono stati contenuti, con circa 2,1 miliardi di dollari raccolti complessivamente. Ma nel 2015 gli investimenti nelle startup di settore hanno subito un’impennata, complice anche la scesa in campo delle compagnie assicurative. L’ascesa prosegue anche nel primo trimestre del 2016 (il secondo più proficuo di sempre per i finanziamenti rivolti alle startup dell’Insurtech) in cui sono stati 650 i milioni raccolti.
Gli Usa hanno fatto la parte più consistente poiché è qui che si sono completate il 60% delle operazioni. Oscar, una startup che offre assicurazioni sanitarie associate a un dispositivo indossabile, ha raccolto 400 milioni; lo scorso ottobre ha ricevuto, inoltre, 32,5 miliardi di dollari da Google Capital.
La più grande startup dell’Insurtech rimane la cinese Zhong An, valutata 8 miliardi di dollari.
In Europa è Londra la città che si prospetta come il bacino di sviluppo ideale ma anche l’Italia, secondo Gionata Tedeschi (managing director e resposabile digital e insurance strategy in Accenture), potrebbe essere in grado di catalizzare gli startuppers nel nuovo settore dell’Insurtech.
Tratto da Il Sole 24 ORE del 10/06/2016, pagina 33