Dopo avere ottenuto un ballottaggio in 90 comuni sopra ai 15.000 abitanti su 121, il Pd è uscito vincitore solamente in 34 casi. Le vittorie più importante sono avvenute a Milano e Varese.
Il centrodestra, invece, anche se non ha vinto in nessuna delle maggiori città italiane, ha conquistato 29 comuni su 61.
Il vero vincitore di questa tornata elettorale è stato il Movimento 5 Stelle che ha saputo interpretare la voglia di cambiamento della popolazione e ha vinto il ballottaggio in 19 comuni su 20 (tra cui Roma e Torino). Il M5s è stato il destinatario di molti elettori di destra e di sinistra che non avevano propri candidati da votare.
A Torino, il 98% degli elettori del candidato di area popolare (Roberto Rosso), l’85% degli elettori di forza Italia, il 71% di quelli di Lega Nord e Fratelli d’Italia, ha votato l’Appendino. Solo il 47% dei voti di Airaudo, candidato della sinistra, si è schierato a favore di Fassino, il 39% si è astenuto e il 14% ha votato la candidata pentastellata.
A Milano la situazione è differente. Sala è riuscito a portare alle urne il suo elettorato del primo turno, ma ha votato per lui anche il 91% degli elettori di Rizzo, candidato della sinistra liberale che aveva preso ben 19.000 preferenze al primo turno. L’88% degli elettori del M5s si è astenuto, pochissimi hanno votato il candidato del centrodestra Parisi, e nessuno ha votato Sala.
A Bologna, invece, il 45% degli elettori del M5s ha votato per la candidata di centrodestra, Lucia Borgonzoni, mentre solo il 10% ha votato per Merola (centrosinistra).