Il 26 giugno è stato inaugurato l’ampliamento del canale di Panama. Il potenziamento della grande opera vede tra i protagonisti l’azienda italiana Salini Impregilo che ha progettato il sistema di chiuse e di canali d’accesso e uscita agli estremi dell’istmo tra Centro e Sudamerica. D’ora in poi grazie al nuovo set di chiuse il canale potrà consentire il passaggio di navi di maggiore tonnellaggio denominate Post Panamax, con una capacità sino a 12.600 TEUs, una lunghezza di 427 metri, una larghezza di 49 metri, un pescaggio di 15 metri, mentre il vecchio sistema consentiva il passaggio di natanti tipo Panamax, con una capacità di 5.000 TEUs, una lunghezza massima di 294 metri, una larghezza massima di 32 metri e un pescaggio di 12 metri. Anche i tempi di percorrenza saranno più brevi da 12 ore a 8, 10.
Oggi da quel Canale passa solo più il 3% del commercio marittimo globale, 270 miliardi su novemila, poiché i nuovi giganti del mare non potevano usufruirne. A inaugurare il nuovo “ascensore” (che copre un dislivello di 27 metri) la nave Andronikos ribattezzata Panama della COSCO (China Ocean Shipping Company colosso delle spedizioni marittime cinesi) che ha un capienza massima di 9.472 TEUs ed è salpata dal porto greco del Pireo l’11 giugno scorso. E’ arrivata a Panama domenica per cambiare la storia.