In estrema sintesi di cosa stiamo parlando? Pokèmon Go è una app (per iOs e Android) che usa la realtà aumentata per portare all’aperto la caccia, l’allenamento e il combattimento dei celeberrimi mostriciattoli. Uscita il 6 luglio Usa, Australia e Nuova Zelanda (oggi 15 luglio in Italia) è diventata un fenomeno virale senza precedenti. Ecco alcuni numeri e grafici per avere contezza del baccano che sta facendo. Ma prima qui trovate una rapida spiegazione su come funziona. Qui invece i chi c’è dietro a Pokèmon Go e il boom di Borsa di Nintendo. E infine qui di seguito i grafici più interessanti pubblicati sul web.
Gli utenti. Un solo dato nella prima settimana di lancio negli Stati Uniti? In 65 milioni hanno scaricato l’app.
Il tempo medio di uso. Secondo Statista venerdì 8 luglio gli americani i proprietari dell’app hanno passato in media 43 minuti a caccia di Pokèmon. Più di WhatsApp (30 minuti) e Instagram (25 minuti).
In Borsa. Giovedì Nintendo ha guadagnato il 20%. Lunedì scorso il 25%. Cinque giorni fa il titolo stava a 16 dollari, ieri era a 25 dollari. In termini di capitalizzazione, da 23 miliardi Nintendo sarebbe passata nella prima settimana a 30 miliardi di dollari.
Il miglior gioco mobile di sempre? Secondo questa survey lunedì scorso Pokémon Go ha registrato 21 millioni di utenti attivi negli Stati Uniti. Più di Candy Crush nel 2013
La concorrenza ai social. Secondo l’app della società di analytics Sensor Tower, su iPhone i giocatori hanno passato 33 minuti in media con Pokèmon Go contro i 22 su Facebook e i 18 su Snapchat.
Boom di ricerche anche su Pornhub, il sito per adulti. A partire dall’11 luglio, quindi da circa un paio di giorni, poco dopo la release di Pokémon Go, le ricerche della parola Pokémon è aumentata del 136%. Dove? Su Google? No, su PornHub, portale a luci rosse
L’avvicinamento su Twitter. I dati sono in percentuale e descrivono come si è ridotta la forchetta nell’ultima settimana in termini di utenti attivi.
Il business commerciale. Su eBay solo nell’ultimo periodo sono stati venduti oltre 98 mila articoli a tema. Dai cappellini alle cover per smartphone, passando ovviamente per le famosissime card che raggiungo prezzi spesso davvero folli, come ad esempio il set base shadowless di carte Pokemon (prima edizione) venduto l’1 luglio per circa 5,5 mila €. Su Subito, sito per comprare e vendere online con oltre 8 milioni di utenti unici mensili, in soli 4 giorni, dal 9 al 12 luglio, sono infatti raddoppiate le richieste di oggetti legati ai Pokemon passando da 600 a 1.200. Cresce anche il numero di annunci che in tutta la Penisola toccano quota 3.400 con oltre 100 pagine nelle categorie Collezionismo, Musica e Film, Consolle e Videogiochi dove spiccano una serie completa di 1.048 carte da gioco Pokémon, un Game Boy Advanced da collezione importato direttamente dal Pokémon Center di Tokyo, una rarissima collezione della prima serie dei personaggi e una felpa Umbreon da donna.
Le domande irrisolte. A chi appartiene la realtà aumentata? Si può impedire ai giocatori di giocare perché in luogo non è adatto? Chi decide dove compariranno i Pokémon? Se nel tuo appartamento Niantic (la società che ha il database e geolocalizza i Pokemon) decide di aprire una “palestra” per far lottare i mostriciattoli, e arrivano stormi di fan nelle vicinanze con chi possiamo prendercela? Per quanto paradossale prima o poi qualcuno porrà in modo più serio il tema.
Su Google trend ecco cosa è successo.
Come vedete le ricerche di parole sono schizzate alle stelle.
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