L’analisi congiunturale del Centro Studi Confindustria non lascia molto spazio all’ottimismo. Scenario politico, terrorismo, Brexit stanno gettando i mercati nel caos compromettendo le prospettive di crescita. La crescita del Pil, prima stimata a +0,25%, ora è stimata a +0,15%.
L’export, da anni pilastro dell’economia italiana, è in calo dello 0,4% a maggio su aprile, ma nell’ultinmo bimestre ha registrato, comunque, un incremento del 2,4% sul primo trimestre grazie ai mercati dell’Unione europea (+2%) e a quelli extra-europei (+3%).
Gli investimenti sono andati meno bene a giugno 2016: saldo dei giudizi di merito a 6,1 (contro 8,8 in marzo). Infine, il saldo dei giudizi sugli ordini interni dei produttori di beni di consumo è sceso a -16,3 nel secondo trimestre (da -14 nel primo).
Unica nota nettamente positiva, l’occupazione che ha registrato un +97mila unità nel bimestre aprile-maggio dopo le +25mila del primo trimestre.
Tratto da Il Sole 24 ORE del 22/07/2016, pagina 9