La crescita tedesca ha sorpreso in positivo. Nel secondo trimestre il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,4% congiunturale e dell’1,7% su base annua.
Il dato mostra che la prima economia della zona euro ha rallentato di poco rispetto a un ottimo primo trimestre (0,7%) che gli analisti avevano definito «insostenibile» fermando le stime per aprile-giugno allo 0,2 per cento. Consumi privati, spesa pubblica e commercio estero hanno spinto l’economia mentre gli investimenti hanno tirato il freno.
Per l’Eurozona, intanto, è stata confermata un’espansione di 0,3%, come da stima flash , in rallentamento da 0,6 di gennaio-marzo. Bene l’Olanda (0,6) mentre gli ex sorvegliati speciali Portogallo e Grecia hanno registrato tassi molto bassi (rispettivamente 0,2% e 0,3 per cento) a dimostrazione che il quadro generale rimane di incertezza e la ripresa ha perso forza ben prima dello “shock” di Brexit e dell’ondata di attacchi terroristici di luglio. Ieri la seconda sorpresa negativa in due settimane, poche settimane:?dopo la Francia, anche l’Italia si è fermata.