Mercoledì si è chiuso il calciomercato del campionato italiano di calcio. I 20 club della Serie A sono tornati a investire quasi 700 milioni alle spalle in Europa della sola e irraggiungibile Premier league che ha superato 1,3 miliardi di spese.Qui l’analisi di Marco Bellinazzo sul Sole 24 Ore. E qui quella su Info Data di Luciano Canova.
Secondo i dati raccolti da Transfermark la Juventus si conferma sopra tutto e tutti con una valore della rosa di 428 milioni, seguita dalla nuova Inter cinese (351) e dal Napoli (295). Tuttavia, proprio l’Inter quest’anno si è distinta per aver sborsato qualcosa come 113 milioni e di averne incassati dalle operazioni di vendita di giocatori solo 10. Diverso il discorso per la squadra di Torino che ha speso moltissimo (162 milioni) ma ha anche incassato altrettanto bene chiudendo praticamente in pareggio.
Regina delle trattative è quindi ancora la Juventus (qui l’Info Data dell’anno scorso) che finora, tra cessioni e acquisti, ha sviluppato affari per 315,5 milioni di euro (di cui la metà in acquisti). Così la coppia dirigenziale Marotta-Paratici si conferma come vero e proprio ‘motore’ del mercato italiano. In particolare vanno sottolineate le spese per Gonzalo Higuain (90 milioni), Miralem Pjanic (32) e Marko Pjaça (23), mentre Mehdi Benatia è arrivato dal Bayern in prestito oneroso da 3 milioni e diritto di riscatto da 17 milioni. Di tutti questi soldi usciti dalle casse bianconere, 122 milioni sono andati a Napoli (che ne ha subito spesi 32 per Milik dall’Ajax) e Roma, teoriche avversarie dirette per la conquista dello scudetto. L’Inter è stata chiaramente frenata dai paletti del fair play finanziario, ma la nuova proprietà cinese promette ingenti investimenti in futuro. Anche il Milan ha una nuova proprietà, che però comincerà a immettere denaro (in teoria 85 milioni) solo a settembre e quindi a mercato chiuso. Il nuovo record di spesa c’è stato per i club inglesi: i 20 club della Premier League hanno investito nel mercato estivo più di 1,2 miliardi di euro. Il precedente primato, che risaliva all’anno scorso, si era fermato a 870 milioni di sterline, poco meno di un miliardo.