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economia

Occupazione, i lavoratori dipendenti tornano ai livelli pre-crisi

I dati di Istat dicono che il sistema produttivo assorbe lavoro. Nel secondo trimestre ci sono 189mila occupati in più sul trimestre precedente, +439mila sull’anno, di cui 223mila giovani under35. Si riducono di 252mila unità anche i Neet, a testimonianza di una maggiore partecipazione dei giovani al mercato del lavoro. Qui l’articolo sul .com
Come precisa Istat analizzando l’offerta di lavoro nel secondo trimestre del 2016 l’occupazione complessiva cresce in modo sostenuto rispetto al trimestre precedente, con una dinamica positiva che, con diversa intensità, riguarda tutte le tipologie: i dipendenti a tempo indeterminato (+0,3%), quelli a termine (+3,2%) e gli indipendenti (+1,2%). A livello territoriale, l’aumento è maggiore nel Mezzogiorno (+1,4%) in confronto al Centro (+0,8%) e al Nord (+0,6%). Il tasso di occupazione sale di 0,5 punti, soprattutto per i 15-34enni (+0,8 punti) e per i 50-64enni (+0,6 punti).
Purtuttavia… Il dato del secondo trimestre  non tiene conto dell’ultimo dato, relativo al mese di luglio, diffuso a fine agosto sempre dall’Istat, che ha evidenziato il primo stop dell’occupazione, con un calo congiunturale di 63mila posizioni; una contrazione che ha interessato quasi interamente donne e autonomi. Non tiene conto dell’andamento demografico e non fa chiarezza sui dati degli inattivi (chi sono, quanti sono studenti, quanti cercano e trovano lavoro?).
Analizzando i dati più nel dettaglio emerge che l‘incremento di aprile-giugno è legato quasi esclusivamente ai servizi. L’industria pare bloccata, le ore di straordinario aumentano e senza un Pil robusto difficilmente si osserveranno miglioramenti sul lato dell’occupazione.
Ciononostante, alzando lo sguardo il totale dei dipendenti di 17,28 milioni è stato toccato nel 3° trimestre 2008. Poi 600mila unità perse fino a 16,65 del 3° 2013. Poi la risalita fino a 17,28 di quest’ultima rilevazione. Siamo tornati ai livelli pre-crisi 2008. Manca all’appello il lavoro autonomo (la curva rossa) che però come si vede nell’Info Data ha un picco nel 2016. Il che è bene. Dataviz ed elaborazione dati Andrea Gianotti. 

 
 
 
 
 
 

Ultimi commenti
  • Antonio Crescenzo lilla |

    Dati Discutibili e con molti dubbi, altri dati statistici (forniti da altri autorevoli quotidiani) Dicono esattamente l opposto

  • Antonio Crescenzo lilla |

    Dati Discutibili e con molti dubbi, altri dati statistici (forniti da altri autorevoli quotidiani) Dicono esattamente l opposto

  • il_grande_danton |

    lavoratori autonomi 2008 T2 5921 vs 2016 T2 5504 quindi basta far rientrare nel mercato del lavoro 417 autonomia e.. amici come prima?
    credo che la realtà sia ben altra come dimostra l’osceno proliferare del precariato in primis i voucher su cui nulla si dice e nulla si vuol fare anzi si vogliono solo incrementare

  • il_grande_danton |

    lavoratori autonomi 2008 T2 5921 vs 2016 T2 5504 quindi basta far rientrare nel mercato del lavoro 417 autonomia e.. amici come prima?
    credo che la realtà sia ben altra come dimostra l’osceno proliferare del precariato in primis i voucher su cui nulla si dice e nulla si vuol fare anzi si vogliono solo incrementare

  • Michelangelo Filippi |

    Se si guardano i dati relativi al regime orario si nota come l’aumento sia dovuto a uno spostamento dal tempo piemo a quello parziale. Il numero di lavoratori aumenta, la quantità di lavoro forse sì, forse no. Lavorare meno, lavorare tutti?

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