L’Ocse taglia le stime di crescita dell’Italia. Per il 2016 la previsione dell’Organizzazione nell’Interim Economic Outlook scende a +0,8%, con una riduzione di 0,2 punti percentuali rispetto alle stime dello scorso giugno. Ancora più drastica la revisione per il 2017, pari a -0,6 punti percentuali, con la crescita stimato a +0,8% contro l’1,4% indicato a giugno. Per l’Eurozona le previsioni puntano ora a +1,5% (-0,1 punti percentuali sulla precedente stima) per il 2016 e a +1,4% (-0,3) nel 2017. La Germania dovrebbe accelerare a +1,8% quest’anno (+0,2 punti rispetto all’Outlook primaverile), ma rallentare a +1,5% il prossimo (-0,2). Per la Francia le stime puntano a +1,3% sia nel 2016 (-0,1 punti), sia nel 2017 (-0,2).
Il Regno Unito, dopo il brillante +2,2% del 2015, dovrebbe segnare +1,8% quest’anno (+0,1) grazie al dinamico andamento pre-Brexit, per poi risentire dell’impatto del voto per l’uscita dalla Ue con una crescita ridimensionata all’1% nel 2017, la metà di quanto previsto a giugno e – ammonisce l’Ocse – con rischi al ribasso. Gli Usa, dopo il +2,6% del 2015, dovrebbero accontentarsi di +1,4% quest’anno (-0,4 punti rispetto alle stime di giugno) e del 2,1% il prossimo (-0,1%). Pronostico invariato per la Cina (+6,5% e +6,2%) e l’India (+7,4% e +7,5%). Migliorano le prospettive per il Brasile, anche se resta il segno negativo: -3,3% quest’anno (dal -4,3% stimato a giugno) e -0,3% il prossimo (da -1,7%). (Radiocor)