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economia

Milano, ecco come cambierà piazza Cordusio


Una piazza chiamata a ricucire il tessuto tra via Dante e la Galleria poco lontana. Con una vocazione retail che si è fatta strada nella volontà dei nuovi proprietari dei palazzi che si affacciano su Cordusio.
La vocazione finanziaria della piazza milanese sta infatti venendo meno. E in futuro buona parte di quell’80% di uffici che oggi occupano gli edifici lascerà il posto a spazi retail. A migliorare la fisionomia della piazza, oggi soffocata dai fili del tram, con pavimentazione sconnessa e antiestetico disordine di panettoni e cartelli, potrebbe essere la spinta propulsiva che arriva dalle nuove proprietà.
Dall’operazione di Fosun su palazzo Broggi, che con i suoi quasi 50mila metri quadrati resta di gran lunga il maggior palazzo dell’area – e con i 345 milioni di euro pagati dai cinesi il più caro -, si è passati poi all’acquisizione da parte degli americani di Blackstone dell’ex palazzo delle Poste – per 130 milioni (cifra che comprendeva però anche il palazzo di via Cordusio 3 e l’edificio di via Santa Margherita che ha ospitato il Banco di Sicilia) -. Prima dell’estate è stata la volta di Hines che ha acquisito con trattativa privata un palazzo di Sorgente per 120 milioni di euro. «I lavori inizieranno nei primi mesi del 2017 – dice Mario Abbadessa, country manager di Hines in Italia.

L’articolo completo è a pagina 16 del Sole 24 Ore del 22 settembre 2016