Uno studio condotto da Ucimu (l’associazione dei produttori di macchine utensili) mostra che a partire dal 1996 c’è stato un progressivo invecchiamento delle infrastrutture, per cui l’industria italiana ha visto ridursi sempre di più la percentuale di macchine con fino a 5 anni di età – nel 2014 risultano essere appena il 13,1% del totale, rispetto al 27% del 1996 – ed aumentare il numero delle attrezzature più obsolete (35,9% quelle tra gli 11 e i 20 anni e 26,7% quelle oltre i 20).
Sono le macchine più tradizionali (asportazione e deformazione) ad avere l’età più avanzata, ma i robot registrano un maggiore invecchiamento.
Ora la situazione potrebbe cambiare. Il Governo sembra intenzionato a imboccare definitivamente la strada della modernizzazione, con il piano nazionale per Industria 4.0. Sono stati previsti infatti incentivi tali da favorire il rinnovo di circa il 50% dei robot. Un passaggio chiave anche per permettere alla meccanica strumentale di toccare il traguardo dei 100 miliardi di valore dell’export.
Articolo uscito sul Sole 24 Ore del 23 settembre 2016 a pagina 9
