Da ieri notte (26 settembre 2016) è partito negli Stati Uniti lo sprint finale per la Casa Bianca, lo scontro diretto tra Hillary Clinton e Donald Trump. Sono stati circa 100 milioni gli spettatori del tanto atteso primo duello televisivo.
Un appuntamento atteso che sembra essere stato vinto, almeno secondo le prime rilevazioni “a caldo”, dalla Clinton, che si è dimostrata preparata ed informata. Lo dice lei stessa – quando il suo avversario la rimprovera di non essere andata in giro per il paese nei giorni precedenti il dibattito – «Vero ho scelto di stare a casa a studiare e a prepararmi per un dibattito che non prevede improvvisazione, cosa che farò anche da Presidente degli Stati Uniti».
Il repubblicano Trump si è affidato invece all’improvvisazione, abilità con la quale si era guadagnato anche l’elezione all’interno del proprio partito, ma non è bastata in questo frangente per avere la meglio – complici le continue interruzioni a danno della Clinton e gli slogan vuoti urlati a gran voce.
In passato non si era mai avuto un confronto politico che proponesse soluzioni talmente divergenti per il Paese. I temi trattati sono stati tanti: le condizioni di salute dei valori americani, la prosperità del Paese, la sicurezza dell’America – un argomento molto caldo quest’ultimo, ad appena dieci giorni dall’esplosione di diversi focolai di violenza.
Un bilancio positivo per la Clinton, che ha portato a casa una vittoria importante – i sondaggi la danno in vantaggio di 2,1 punti. Resta da vedere se anche i più fedeli sostenitori di Trump si lasceranno convincere dalla performance della candidata e se il repubblicano deciderà di adottare una strategia diversa per affrontare il prossimo dibattito.