Un progetto ambizioso quello che interesserà l’area di Milano che ha ospitato Expo. Una linea del tempo ben scandita da una serie di appuntamenti che da qui a tre anni dovrebbero portare alla piena realizzazione dello “Human Technopole – Italia 2040”. È previsto infatti per febbraio 2019 il raggiungimento della piena autonomia operativa del nuovo polo di ricerca.
Il piano scientifico e finanziario è stato approvato dal Mef e il Governo ha stanziato i primi 80 milioni di fondi. Ora si aspetta solo di entrare nella fase operativa, che trasformerà un’area di circa 35mila metri quadrati nella sede di sette centri di ricerca su genomica, scienze computazionali e big data, analisi e nanotecnologie. Un’occasione di impiego per circa 1500 persone tra scienziati (il 75% del totale), tecnici e amministrativi.
Il Tecnopolo non sarà che il punto di partenza di un progetto più grande: arriveranno il Campus dell’Università Statale, i centri ricerca dell’Ibm e di altre multinazionali. E si lavora per portare qui la sede dell’Agenzia europea del farmaco. L’obiettivo è quello di creare nell’area post Expo una grande piattaforma di sviluppo per rendere competitive Milano e l’Italia nel campo della ricerca.
Una grande scommessa quella che il premier Matteo Renzi ha fatto sulla città: «Lo Human Technopole è tra i simboli di una Milano che deve prendere per mano il Paese e accompagnarlo verso il futuro».