Ogni anno viene condotta un’analisi di dati quantitativi, che vengono poi rielaborati all’interno dello studio “Education at a glance”, il rapporto dell’Ocse sullo stato di salute della scuola. I parametri utilizzati per le rilevazioni sono ampi e cercano di dare una rappresentazione a tutto tondo del comparto istruzione, analizzando da un lato le condizioni degli studenti e dall’altro quella degli insegnanti (a vari livelli di insegnamento).
Punto di riferimento costante è l’economia, si presta infatti particolare attenzione agli investimenti dei vari Stati, piuttosto che agli stipendi dei maestri e dei professori. L’obiettivo è quello di aiutare i governi a creare un sistema educativo più efficace ed efficiente. Questo risponde a una necessità emersa sempre più di frequente negli ultimi anni – quella, da parte dei diversi Paesi, relativa a una conoscenza più approfondita dello status quo di un settore quanto mai importante per la crescita e lo sviluppo.
Ci siamo chiesti quali Paesi investono di più sulla scuola e a quale livello di insegnamento vengono destinati più fondi.
Se prendiamo in considerazione le differenze di stipendio in base al livello scolastico e per progressione di carriera, sembra essere particolarmente conveniente lavorare in Lussemburgo, Paese che detiene il record, con 122.059 dollari per le maestre d’infanzia e di scuola primaria e 137.404 dollari per i professori delle scuole secondarie primarie e superiori (all’apice della carriera). Generose anche le buste paga in Germania, Korea e Svizzera (che sfonda il tetto dei 100mila$ per il liceo). All’opposto, invece, non è fortunato il caso della Repubblica Slovacca, con salari che oscillano tra i 13 e i 17 mila dollari. Sempre sotto la soglia dei 20mila$ anche la Repubblica Ceca.
I dati sembrano evidenziare una generale tendenza a pagare più profumatamente i professori delle scuole superiori. Fuori dal coro Israele e Stati Uniti, che investono maggiormente nell’educazione all’infanzia. In Israele viene anche premiata l’esperienza, si ha infatti uno scarto notevole tra gli stipendi di maestre all’apice della carriera (58.850$) e quelle con 10-15 anni di lavoro alle spalle (31.286$).
Dataviz ed elaborazione dati a cura di Andrea Gianotti. La matrice dei compensi: Paese per Paese quanto guadagnano gli insegnanti per livello scolastico (dalla scuola dell’infanzia fino alle superiori) e per progressione di carriera (ingresso, 10 anni, 15 anni, massimo raggiungibile).
Nella media l’Italia con un salario che oscilla tra i 40.151 e i 46.096 dollari. Numerosi invece i Paesi nei quali non si registra nessuna differenza tra diversi livelli di insegnamento – Canada, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, per citarne alcuni.
È la Corea il Paese in cui si ha più possibilità di fare carriera, cioè nel quale la differenza tra il salario in ingresso e quello “massimo” è più elevata – con un incremento del 180,4%. Non c’è invece uno Stato che si distingua per una performance particolarmente negativa. La percentuale di miglioramento più bassa si registra in Finlandia, dove una maestra d’asilo ha la possibilità di incrementare il proprio stipendio solo dell’8%. Il risultato peggiore per la scuola primaria è realizzato dalla Danimarca con il 14,3%. Turchia fanalino di coda per gli aumenti dei professori delle medie e del liceo (+14%).
La progressione del salario: qual è la percentuale di incremento salariale tra il momento dell’ingresso e il massimo raggiungibile? L’analisi è fata Paese per Paese e per tipologia di scuola (dall’Infanzia alle Superiori)
C’è poi un gruppo ristretto di Paesi nei quali vengono premiate maggiormente le maestre d’infanzia, tra questi Francia, Australia, Lussemburgo e Usa. Ma ancora una volta è Israele a distinguersi, passando dal 175,9% di incremento al 106,8%. Un fenomeno in controtendenza rispetto all’andamento generale.
In Italia, di poco al di sotto della media, si registra aumento possibile del 47% per i primi due livelli di insegnamento, del 49,7% per gli insegnanti di scuola secondaria inferiore e del 56,5% per i professori di liceo.
Evidenziata la generale tendenza a pagare di più gli insegnanti di livello superiore, è esemplare il caso di Israele, che conferma un maggiore investimento nell’istruzione all’infanzia; infatti la percentuale è negativa (-33,5%) ad indicare che le maestre (all’apice della loro carriera) vengono pagate di più rispetto ai professori. Controcorrente anche l’Australia.
Qual è l’allocazione delle risorse, limitatamente agli stipendi, per la scuola? Il parametro è la differenza percentuale, per ciascun step di carriera e Paese, tra il professore della secondaria superiore e il maestro della scuola dell’infanzia. Chi guadagna di più tra i due e quanto?
Numerosi, infine, i Paesi nei quali la differenza è nulla o quasi: UK, Grecia, Corea, Canada sono solo alcuni. Quelli con percentuale più alta, che quindi destinano più fondi alla scuola superiore, invece sono il Messico – dove la differenza è particolarmente elevata tra i salari in ingresso (140,3%) e si riduce con il tempo (54,9%) – la Finlandia e la Svizzera.
Italia ancora una volta nella media. Con una differenza quasi raddoppiata a fine carriera (14,8%) rispetto al momento di ingresso (7,8%).