Nel 2016 il mercato globale dei beni di lusso chiuderà a 249 miliardi di euro (-1% rispetto al 2015). Meglio farà il settore nel suo complesso, con una crescita del 4% a 1.081 miliardi se si considera anche categorie come supercar, arte, jet privati e altri prodotti di nicchia.
In Italia l’alto di gamma è un’isola felice a confronto del generale andamento dell’economia del paese. Il settore dei consumi di lusso vale oggi il 5% del Pil e dà lavoro a circa un milione di persone. Secondo il presidente di Fondazione Altagamma per stimolare il mercato è necessario investire sul turismo.
Ciò che emerge, in particolare, è che nel 2016 in quasi tutti i settori e Paesi c’è chi è andato molto bene e chi molto male. I brand vincenti sono stati quelli più veloci a cogliere le esigenze dei consumatori e ad adattare il modello di business. Se il periodo 2009-2015 è stato quello della “bulimia cinese” – che ha portato il 56% dei marchi di lusso ad avere un Cagr superiore al 10% – ora siamo nel periodo “new normal” e nel 2016 solo il 14% dei marchi crescerà a doppia cifra.
