Sono stati tre gli appuntamenti televisivi nei quali i due candidati in corsa per la poltrona alla Casa Bianca si sono potuti fronteggiare sulle principali tematiche della campagna elettorale. Ma non sempre il dibattito è stato moderato e incentrato sui reali problemi degli Stati Uniti. Nel secondo appuntamento, in particolare, attacchi personali reciproci hanno fatto da padroni, monopolizzando quello che è stato definito un vero e proprio “incontro di pugilato”. Nonostante tutto, la Clinton ha sempre avuto la meglio ai sondaggi, anche se nel tempo c’è stato un riavvicinamento del candidato repubblicano.
Le info e i grafici sono stati selezionati sul portale Statista
Nel primo confronto, che risale al 26 settembre, la preparazione (sia a livello tematico che a livello espressivo) della Clinton ha avuto la meglio sugli slogan urlati a gran voce da un irascibile Trump. Per il 62% degli intervistati la vittoria va attribuita alla candidata democratica e solo per il 27% all’avversario. I temi centrali sono stati le tasse e i rapporti con le comunità afroamericane.
Il secondo dibattito (9 ottobre) è stato povero di contenuti e ricco invece di attacchi reciproci superficiali e pungenti sul carattere e sulla personalità. Un’impronta già preannunciata dalla prima domanda rivolta a Trump dal moderatore, circa il video scandalo di 11 anni fa. Un confronto che si è quindi aperto con il repubblicano in difficoltà (considerato anche l’esito di settembre). La conclusione nei sondaggi, pur registrando l’ennesima vittoria della Clinton (57% contro 34%), ha messo in evidenza che per il 63% degli intervistati da Cnn la performance del candidato è stata migliore delle aspettative.
Indubbiamente questo secondo appuntamento verrà però ricordato per il record di tweet, oltre 17milioni. Anche in questo caso è Trump a uscirne sconfitto ottenendo un numero maggiore di mention con sentiment negativo (il 66.9% contro il 57.8% dell’avversaria). L’effetto sui follower è per entrambi notevole: la Clinton ne guadagna 25mila, nove mila in più rispetto al candidato.
Nel duello conclusivo (19 ottobre) i temi affrontati sono stati tanti: dalle questioni internazionali (Russia e Medio Oriente), all’immigrazione, passando per le tasse e l’economia. Un dibattito moderato nelle fasi iniziali, fino al passo falso di Trump che ha dichiarato di non essere sicuro di accettare l’esito delle elezioni, mettendo in dubbio non solo il responso degli elettori ma anche la legittimità della democrazia americana. Ancora una volta la pubblica opinione si è schierata a favore della democratica, 52% contro 39%.
@MichelaPiccoli_