A ottobre ritorna, a sorpresa, la deflazione. È l’ottavo dato tendenziale negativo negli ultimi nove mesi. Dopo la risalita dal picco negativo di aprile (-0,5%) e dopo il +0,1% di settembre, per il mese di ottobre si sperava in un risultato migliore. Una doccia scozzese per gli specialisti che avevano pronosticato un’inflazione all’1% per fine anno. Ma anche tanti dubbi per gli operatori che, con una domanda di beni di consumo così debole nonostante i prezzi in picchiata, a Natale si giocano una fetta significativa del conto economico.
A ottobre, secondo le stime preliminari di Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato una variazione nulla su base mensile e, a sorpresa, una diminuzione dello 0,1% rispetto a ottobre 2015 (era +0,1% a settembre). Un’avvisaglia sul pericolo di ritorno alla deflazione si era avuta lo scorso 26 ottobre con il dato Istat sul commercio al dettaglio di agosto, in calo dello 0,2% a valore e dello 0,8% a volume, soprattutto per effetto dello scivolone dell’alimentare. A far risalire i prezzi non basta quindi un mercato particolarmente vivace per l’auto e gli smartphone.
