È ciò che emerge dal settimo volume Scenari industriali del Centro studi Confindustria presentato ieri, dal titolo “I nuovi volti della globalizzazione, alla radice delle diverse performance delle imprese”. Il commercio mondiale frena e cambia per la normalizzazione della crescita cinese, l’accorciamento delle filiere globali, la caduta degli investimenti nei paesi avanzati, -2 punti percentuali in quota sul pil, il protezionismo dilagante (dal 2009 le misure protezionistiche sono state oltre 6.200, 360 nei primi 10 mesi di quest’anno nei paesi del G-20), la diminuzione del prezzo delle materie prime.
economia
Industria, il peso dell'Italia sulla produzione mondiale
È ciò che emerge dal settimo volume Scenari industriali del Centro studi Confindustria presentato ieri, dal titolo “I nuovi volti della globalizzazione, alla radice delle diverse performance delle imprese”. Il commercio mondiale frena e cambia per la normalizzazione della crescita cinese, l’accorciamento delle filiere globali, la caduta degli investimenti nei paesi avanzati, -2 punti percentuali in quota sul pil, il protezionismo dilagante (dal 2009 le misure protezionistiche sono state oltre 6.200, 360 nei primi 10 mesi di quest’anno nei paesi del G-20), la diminuzione del prezzo delle materie prime.