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politica

Florida, sondaggi e middle class: le tre chiavi del successo

Prima diciamo come è andata. Alle 9.20 ora italiana questo sono i numeri che incoronano Donald Trump come presidente degli Stati Uniti d’America.

Ecco alcuni grafici che provano a descrivere quanto è accaduto durante questa durissima campagna elettorale.
Il primo è legato a uno degli Stati chiave che di solito decidono la corsa elettorale. Nella grafica interattiva di Graphiq viene rilevato il voto in Florida, da sempre uno delle nazioni ago della bilancia. In questa corsa però sono stati decisivi anche North Carolina, Nevada e Ohio
 

Giornali, analisti e artisti. Hanno sbagliato tutti. Dagli endorsement della stampa Usa (solo il Los Angeles Times aveva previsto la vittoria di Trump) agli appelli di Madonna e mezza Hollywood. Anche gli analisti più dotati in termini di tecnologie hanno sbagliato previsioni. Come scritto The Upshot, la sezione data del New York Times, la Clinton ha l’84% delle possibilità di vincere le elezioni. L’ex capo della diplomazia Usa sarebbe abbastanza certa di vincere in 23 Stati, che le porterebbero un bottino di 268 delegati. Basterebbe vincere i quattro del New Hampshire, dove The Upshot accredita alla candidata Dem un vantaggio di tre punti, per chiudere la partita. Anche FiveThirtyEight, il blog di Nate Silver, ha affermato che è più probabile una vittoria democratica. Ma la percentuale  era solo del 66,9. Nell’immagine dal sito di Nate Silver gli Stati dove i sondaggi hanno “sorpreso” di più.
 


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