La diffusione dello Spid, il pin unico per accedere ai servizi della pubblica amministrazione, sta crescendo ma a ritmi che allontanano sempre di più l’obiettivo dei 10milioni di utenti entro la fine del 2017 – per ora infatti a esserne dotati sono poco più di 161mila cittadini.
Il sistema pubblico di identità digitale si affida ora ai giovani, che possono imprimere un’accelerata al fenomeno: da agosto il numero di persone che possiedono il pin è raddoppiato, grazie alla spinta data dal bonus cultura per i diciottenni. Dal debutto di questo incentivo i giovani in possesso di Spid sono diventati oltre 60mila (il 37% del totale) e le richieste arrivano al ritmo di circa 15mila la settimana. I margini di crescita sono ampi perchè i potenziali interessati al bonus sono 570mila e altrettanti sono in lista di attesa per il prossimo anni.
Ulteriori spinte alla diffusione dell’identità digitale sono venute dalla domanda di accesso all’Ape e dal bonus professori. Resta comunque un dato negativo: in otto mesi lo Spid ha visto il coinvolgimento solo della pubblica amministrazione, circa 3700 uffici con oltre 4.200 servizi a disposizione, la cui distribuzione è ancora molto disomogenea. Si va infatti dagli 813 in Lombardia ai 2 dell’Umbria. Si sta ora cercando di dare un rinnovato incentivo alla circolazione del nuovo strumento digitale mettendolo a disposizione anche dei privati.