Dopo 36 mesi di progresso continuo, ad ottobre le immatricolazioni nei Paesi dell’Unione europea e dell’Efta (Norvegia, Islanda e Svizzera) hanno registrato una lieve flessione. Solo uno 0.3% in meno, pari a poco più di 3mila consegne su un totale di 1.140.742 vetture immatricolate il mese scorso. Sono in particolare Germania e Francia ad accusare una flessione rispettivamente del 5.6% e del 4%, determinando la stagnazione complessiva. Sono invece cresciuti gli altri tre principali mercati del Vecchio Continente: +1.4% per la Gran Bretagna, +4% in Spagna e +9.7% in Italia.
Il quadro complessivo resta positivo, con una crescita delle immatricolazioni dei primi 10 mesi pari al 6.9% con 12.748.741 consegne. Tuttavia, guardando al macro contesto, tra i mercati con una performance inferiore a quella media figurano proprio i primi tre dell’Unione: Germania, Gran Bretagna e Francia. Anche la situazione italiana suscita perplessità poiché l’incremento di ottobre è percentualmente dimezzato rispetto al trend dei primi 9 mesi. Si ritiene comunque che il 2016 si chiuderà con un accorciamento della distanza rispetto alla situazione pre-crisi del 2007, cioè una flessione del 5.7%, quando appena l’anno scorso (nel 2015) era del 12%.
Fca approfitta della crescita del mercato italiano con un progresso del 6.6%, superiore alla media. In particolare, Lancia e Alfa Romeo crescono di oltre il 20%. Al primo posto tra i costruttori si conferma il gruppo Volkswagen, nonostante una flessione dell’1.8%. Jaguar Land Rover è il gruppo che ad ottobre è cresciuto di più (+17.8%).
Articolo sul Sole 24 Ore del 18 novembre a pagina 14